28. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Il Movimento 5 Stelle contro la “Rete nazionale degli Inceneritori” · Categorie:Ambiente - Rifiuti

Per onestà intellettuale devo precisare che: 1) non è esatto che la maggior parte dei rifiuti bruciati in Lombardia arriva da fuori 2) la porcata è esclusivamente del Governo Letta, in Regione Lombardia ho subito trovato consenso su questa mozione da parte di tutti i gruppi e dell’assessore all’ambiente 3) la mozione verrà ritirata perché la richiesta di attivarsi contro la rete nazionale degli inceneritori è stata inserita nella risoluzione approvata in Commissione Ambiente per la dismissione degli inceneritori stessi.

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Magno gaudio nunzio vobis che 15 minuti fa in Commissione Ambiente è stata approvata una risoluzione che prevede la dismissione progressiva di parte del parco inceneritori presente in Lombardia!

E’ stato un lungo lavoro, che ha preso il via da una mia bozza e che ha coinvolto tutte le forze politiche. Oggi abbiamo “trovato la quadra” tra le varie proposte e formulazioni, mediando e limando il testo in vari punti… e alla fine il documento è stato approvato all’unanimità!!

Ecco IL TESTO DEFINITIVO DELLA PARTE DISPOSITIVA DELLA RISOLUZIONE, in attesa di mettere a disposizione il documento completo.

Non è esattamente il testo che avremmo voluto noi, ma siamo più che soddisfatti del risultato raggiunto!

Ora entro l’anno la risoluzione andrà in discussione in Consiglio Regionale, ma, visto il voto unanime della Commissione, ci sono tutti i presupposti per approvare definitivamente un provvedimento storico per la Lombardia!

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Sul tema degli inceneritori lombardi, ieri in Regione il PD e la lista Ambrosoli hanno presentato una proposta di risoluzione che riprende due miei atti: la proposta di risoluzione sulla dismissione degli impianti e la mozione contro la Rete Nazionale degli Inceneritori (vabbè alla fine loro prendono un granchio quando parlano di “modello Lombardia” da promuovere in tutto il Paese, casomai il modello è il Veneto… sono pur sempre piddini, non è che si può pretendere più di tanto!)

Ad ogni modo mi fa piacere che, in tema di rifiuti, il centro sinistra qui al Pirellone sia sulla nostra stessa lunghezza d’onda e condivida le nostre posizioni, come del resto hanno già fatto la Lega e l’assessore regionale all’ambiente. Vedremo domani in Commissione Ambiente di convergere su un unico testo.

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Certo la consigliera regionale piddina Laura Barzaghi (membro della Commissione Ambiente e firmataria del documento di cui sopra) deve essere affetta da una grave forma di sdoppiamento della personalità: in regione sostiene la “dismissione progressiva dei termovalorizzatori chiudendo quelli più inquinanti e obsoleti” e in Brianza, da ex sindaco fedelissimo a BEA (sulle cui poltrone ha piazzato vari suoi uomini), sostiene a spada tratta il vecchio forno di Desio. O forse si tratta della “Sindrome di Nimby all’incontrario”: chiudiamo pure gli impianti ma non quello nel mio giardino, che è bello, buono e giusto!

Ma quel che fa davvero specie, a questo punto, è il clamoroso isolamento del centro sinistra brianzolo nel difendere l’indifendibile, cioè il potenziamento e il prolungamento in vita (per altri 18 anni!) del vecchio inceneritore di Desio, il più inquinante degli inceneritori lombardi per emissioni di polveri sottili, a quanto emerge da un dossier di Legambiente.

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Al pari degli ultimi soldati giapponesi, i nostri valenti sindaci di sinistra (Pd, Sel e compagnia cantante), adoratori del fuoco fino al midollo, incapaci di capire che il mondo dei rifiuti è cambiato per sempre, combattono in solitaria la loro lotta a difesa di un impianto che andrebbe smantellato a partire da domani mattina. E’ bene ricordare i nomi di questi grandi sindaci, a futura memoria: Gigi Ponti di Cesano Maderno, Raffaele De Luca di Limbiate, Gianni Caimi di Meda, Paolo Butti di Seveso, Renzo Moretti di Solaro, Rosella Rivolta di Lentate sul Seveso e Rosaria Longoni di Nova Milanese!

Monza-Nuova provincia

Chissà se qualcuno di loro (non dico Ponti e la Longoni… per carità!) comincia ad avere qualche dubbio, chissà se qualche pseudo lista civica (votata vanamente da tanti cittadini nella speranza di avere una rappresentanza slegata dagli interessi degli apparati di partito… che ingenuità!) comincia a capire il prezzo che i loro cittadini pagheranno a causa della loro inadeguatezza nel comprendere l’evoluzione virtuosa della gestione dei rifiuti in Lombardia.

Si, lo so, è chiedere troppo… ma per quanto tempo ancora potranno resistere gli ultimi soldati giapponesi della Brianza? Qualcuno, prima o poi, dovrà avvisarli che la guerra è finita (e che l’hanno persa).

25. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Risoluzione Pedemontana in discussione il 5 dicembre! · Categorie:Trasporti, Tutela del territorio

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A seguito della lettera di protesta che ho inviato al Presidente della Commissione V, oggi ho ricevuto conferma che la Risoluzione su Pedemontana verrà discussa nella seduta di giovedì 5 dicembre!
Invito tutti i cittadini interessati al tema a presenziare alla seduta di commissione, facciamo sentire che il problema Pedemontana è sentito e i cittadini chiedono delle risposte!

La Risoluzione è nata da un lungo confronto con tutti i cittadini dei comitati e delle associazioni che da anni si occupano dell’impatto che tale autostrada avrebbe sul territorio brianzolo.

Ecco qui di seguito il testo che andrà in discussione:

Il Consiglio regionale lombardo

VISTA
La mozione n. 72 approvata il 17 settembre 2013 dal Consiglio regionale lombardo;

VISTO
Il PDL n.. “Modifiche alla legge regionale 15/2008 “Infrastrutture di interesse concorrente statale e regionale”;

SENTITE
Le audizioni dei comitati civici e di cittadini in merito alla realizzazione del tratto brianzolo della Pedemontana, che si sono svolte in V Commissione “Territorio e Infrastrutture” il 19 settembre 2013;

PREMESSO CHE
Il 10 luglio 1976 dallo stabilimento Icmesa di Meda (MB), uscì una nube altamente tossica, contenente varie sostanze tra cui la molecola di tetraclorodibenzo-p-diossina (TCDD), che contaminò 1810 ettari di territorio nei comuni di Seveso, Cesano Maderno, Meda, Bovisio Masciago, Desio e su una piccola porzione, Barlassina;
L’area colpita dall’incidente venne divisa in tre zone, A, B, R, a contaminazione del suolo decrescente.
Negli anni successivi si susseguirono interventi di bonifica, limitatamente alla zona A, e studi epidemiologici sulla popolazione residente, nonché studi di valutazione dei rischi per la stessa popolazione. Nell’area B furono realizzati trattamenti di tipo agricolo al fine di diluire la diossina e favorirne la fotodegradazione. L’area B restava tuttavia inquinata con livelli di diossina superiori ai limiti previsti per i siti con destinazione d’uso verde pubblico-residenziale, ma anche industriale, e per tale motivo nuovi interventi su quelle aree richiedono l’effettuazione di indagini ed interventi previsti dal d. lgs. 152/06, richiesti anche specificatamente da CIPE;

VERIFICATO CHE
La Pedemontana Lombarda, detta anche Sistema Viabilistico Pedemontano, è un insieme di tratte autostradali che passa attraverso le province di Varese, Como, Monza-Brianza, Milano e Bergamo, un’infrastruttura autostradale di complessivi 86,7 km. I comuni di Seveso, Meda, Barlassina, Cesano Maderno (tratta B2) e Desio e Bovisio Masciago (tratta C) sono interessati dal progetto autostradale e dalle opere di viabilità complementare connesse;
L’opera viabilistica Pedemontana transita all’interno di aree classificate come contaminate a seguito dell’evento ICMESA, spingendosi all’interno dell’area del “Bosco delle Querce”, ambito di memoria che contiene le vasche di raccolta dei terreni altamente contaminati;

CONSIDERATO CHE
Pedemontana, con la supervisione di Regione Lombardia, ARPA e in accordo con i Comuni, ha effettuato campionamenti ed analisi a supporto del progetto definitivo (primavera e autunno 2008). La prima ha evidenziato alcuni superamenti del limite verde con superamenti del limite industriale (in 10 casi su 127 campioni) con una distribuzione prevalentemente superficiale degli inquinanti. Intorno ai punti di superamento si è condotto l’approfondimento dell’ottobre 2008 che ha confermato i precedenti risultati, portando ad affermare la necessità di una maggior attenzione nella movimentazione dei terreni in fase di cantiere (http://www.pedemontana.com/comunicati_view.php?id=59);
Nel 2011 è stato pubblicato lo studio: “Dioxin Exposur and Cancer Risk in the Seveso Women’s Health Study”; Warmer M., Mocarelli P. et al; Environ Health Perspect. 2011 Dec. Per la prima volta un’indagine epidemiologica dimostra che l’esposizione a diossina nel passato è significativamente relazionata all’incidenza di ogni tipo di cancro;

CONSIDERATO INOLTRE CHE
Non sembra opportuno intervenire su suoli così inquinati tanto più eseguire lavori così invasivi per il territorio;

VALUTATO CHE
Entro fine 2013 è prevista la conclusione della tratta A ed, entro marzo 2014, dei primi lotti di tangenziali di Como e Varese del Sistema Viabilistico Pedemontano. Per il secondo lotto invece il concessionario pensa di procedere per singole tratte in relazione alle disponibilità economiche. Per la conclusione dell’intera opera è necessario poter disporre della liquidità da parte dei soci (comunicazione dell’assessore Del Tenno alla Giunta regionale del 3/4/2013);

Ad oggi l’opera non è interamente finanziata. Con l’opportunità di defiscalizzare l’opera è stato impostato un piano economico finanziario che permette di ridurre la ricapitalizzazione da 1,2 miliardi a 850 milioni di euro (fonte: Lombardia Notizie 17/9/2013). La copertura finanziaria è garantita per le sole tratte A e B1, ad oggi nessuna certezza per le tratte B2, C e D (fonte: il Giornale di Seregno 24/9/2013 “Giordano: nessuna certezza sulla copertura finanziaria”);

CONSIDERATA
la fortissima preoccupazione dei sindaci dei Comuni sulla tratta B2 per l’insostenibile congestionamento della superstrada Milano-Meda nel caso si dovesse realizzare il collegamento da Lomazzo a Lentate sul Seveso (tratta B1) con conseguente riversamento sulla superstrada del traffico proveniente da Como e Varese (fonte: Il Cittadino di Monza e Brianza 21/09/2013 “La rabbia dei Sindaci: lasciati in un pantano”);

VALUTATO INOLTRE CHE
Il bando per l’affidamento dell’incarico di direzione lavori per il secondo lotto della Pedemontana è stato recentemente annullato: la società concessionaria ha deciso di gestire la direzione dei lavori al suo interno, alla luce delle difficoltà finanziarie riscontrate
(fonte: http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/progetti-e-concorsi/2013-09-25/pedemontana-lombarda-ritira-maxibando-104938.php?uuid=AbbXVWbI);

La società Serravalle detiene il 76,42% delle quote di Pedemontana. Le due aste per la cessione delle quote di provincia e comune di Milano di Serravalle sono andate deserte: questo fatto mette a rischio la realizzazione sia di Pedemontana stessa sia di Tangenziale esterna est Milano (fonti: Corriere della Sera Milano 19/9/2013; Sole 24 ore 11/7/2013);

Secondo la comunicazione dell’assessore Del Tenno del 3 aprile 2013 “per pedemontana, sussistono sia problemi di carattere territoriali dovuti all’avanzamento dei cantieri (rumori, polveri, etc.) sia criticità attinenti la certezza della complessiva realizzazione dell’opera”;

PRESO INOLTRE ATTO CHE
I cittadini dei comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Seveso e Desio hanno rilevato diversi profili di illegittimità del progetto e hanno inoltrato al TAR un proprio ricorso contro la delibera di approvazione del CIPE (delibera del 6.11.2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 18.2.2010) contestando:
– che il progetto definitivo è stato modificato in sede di approvazione per la tratta B2, prevedendo la realizzazione del tracciato stradale fuori terra, a differenza di quanto previsto dal progetto preliminare (marzo 2006) che prevedeva, invece, una soluzione in interrato, come altresì indicato da Regione Lombardia con DGR VII/17643. Queste modifiche non sono state assunte con il recepimento di prescrizioni o raccomandazioni impartite dal CIPE nel progetto preliminare, bensì derivano da scelte del Collegio di Vigilanza dell’Accordo di Programma, sottoscritto il 19 febbraio 2007;
– la violazione della normativa, nazionale e comunitaria in materia di tutela ambientale e, in particolare, in relazione alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) dei P/P e a quella di Valutazione d’impatto ambientale (VIA);
– l’approvazione della L.R. 15/2008 denominata “Infrastrutture di interesse concorrente statale e regionale”, che consente “in deroga” alla L.R. 60/1985 “Istituzione di vincoli e destinazioni d’uso nell’area bonificata sull’incidente Icmesa” alla Pedemontana l’attraversamento del Parco Naturale del Bosco delle Querce;

CONSTATATO CHE
I lavori di Pedemontana sono partiti a 30 anni di distanza dal periodo di concepimento dell’opera. Nel frattempo il territorio interessato dal tracciato si è progressivamente deindustrializzato, l’inquinamento atmosferico è aumentato ed il suolo è stato rapidamente urbanizzato;
Gli scenari di mobilità che è oggi possibile prevedere non coincidono con i valori considerati per giustificare la realizzazione di quest’opera infrastrutturale, anche in ragione di un mutamento dei trasporti merci internazionali e interregionali;
Sembra esserci un minore interesse da parte degli istituti di credito a finanziare l’opera, probabilmente in virtù della difficoltà a rientrare dei capitali investiti entro tempi certi;

CONSTATATO INOLTRE CHE
La superficie urbanizzata della Provincia di Monza e della Brianza è tra le più alte in Italia. L’indice medio di consumo di suolo, calcolato come rapporto tra superficie urbanizzata e superficie totale, supera il 53%: la più alta percentuale fra le province lombarde. I comuni più urbanizzati sono Lissone, Vedano al Lambro e Bovisio Masciago, che arrivano anche a superare il 90% di indice di consumo di suolo. E’ in corso in Regione Lombardia un ampio dibattito finalizzato alla revisione della legge regionale 12 del 2005 al fine di contenere in consumo di suolo regionale;

IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE E LA GIUNTA REGIONALE LOMBARDA

1. Intervenire presso gli enti competenti al fine di limitare la realizzazione dell’opera infrastrutturale “Collegamento autostradale tra Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere connesse” – Pedemontana Lombarda – alla tratta A (tra lo svincolo di Cassano Magnago sulla A8 e lo svincolo di Lomazzo sulla A9) e le tangenziali di Varese e Como così come individuate nel contratto sottoscritto il 26 agosto 2008 tra società Autostrada Pedemontana Lombarda e la società di progetto denominata Pedelombarda Scpa, spostando le risorse economiche destinate alle tratte B1, B2, C e D verso investimenti di messa in sicurezza del territorio, di potenziamento del trasporto pubblico su ferro e di messa in sicurezza/risanamento della rete stradale esistente.

2. A prevedere un tavolo di verifica dell’effettiva realizzazione di tutte le compensazioni ambientali previste per le tratte già in essere;

3. A elaborare un Piano d’Area – per il territorio interessato dal passaggio di Pedemontana – che preveda un buffer di inedificabilità sui due lati dell’infrastruttura, degli svincoli, delle opere di viabilità accessoria;

4. Ad istituire, al fine di realizzare e tutelare la rete ecologica regionale (in particolare il corridoio ecologico n. 28) e di rafforzare il grado di tutela su di un territorio fortemente edificato, nuovi Parchi Regionali, a partire da quello della Brughiera (il cui iter era già in fase avanzata a fine anni ’90) e da quello definito dall’unione dei PLIS della Brianza Centrale e del Grugnotorto –Villoresi, fortemente voluto dai Comuni della zona, in primis il Comune di Desio.

5. Ad adottare provvedimenti precauzionali diretti alla tutela della salute pubblica attraverso il monitoraggio dal punto di vista sanitario e urbanistico delle modalità di trasformazione e trattamento dei suoli, intervenendo con opportuni atti sugli strumenti di pianificazione regionale, provinciale e comunale, sulla base di rinnovate campagne di caratterizzazione del livello di contaminazione da TCDD, Diossine e Furani sui terreni delle ex zone A-B ed R dell’incidente Icmesa che dovranno essere condotte direttamente dagli enti pubblici sovraordinati (Regione – Provincia) in coordinamento con tutti gli enti locali interessati.

6. A prevedere l’ampliamento del Bosco delle Querce ad est, con l’inserimento nei suoi confini delle aree site nel Comune di Seveso prospicienti via della Roggia.

23. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Out in the streets! – Bergamo · Categorie:Incontri con i cittadini

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Domani pomeriggio, domenica 24 ore 14.30, sarò a Milano (Auditorium Zona 3, Via Valvassori Peroni 56) per la proiezione del film Trashed.
Lunedì 25 alle 21 sarò a Bergamo (Sala Galmozzi, Via Torquato Tasso 4) per la presentazione dell’E-Book “Rifiuti Zero”.

22. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Pedemontana: melina sulle nostre proposte! · Categorie:Trasporti

Ho inviato una lettera al Presidente della Commissione Territorio e Infrastrutture, da cui potete capire cosa è successo ieri in commissione.

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Gentile Presidente Sala,

a seguito di quanto Lei ha dichiarato durante la seduta odierna della Commissione V, e cioè il fatto che non intende convocare la Commissione settimana prossima in quanto avremmo esaurito gli argomenti da trattare, desidero farle presente che giacciono – da diverse settimane – in attesa di trattazione, sia una Proposta di Risoluzione in merito all’autostrada Pedemontana sia una Proposta di Legge in merito alla modifica della Legge Regionale n. 15/2008 “Infrastrutture di interesse concorrente statale e regionale”, di cui sono primo firmatario.

Ora, se come Lei ha dichiarato, non ci sono altri argomenti da trattare, non capisco per quale motivo non si debba procedere alla discussione di almeno una delle due proposte di cui sopra, preferendo addirittura non convocare la Commissione. E considero per nulla pertinente il fatto che tali proposte non siano di interesse della maggioranza, di cui Lei è espressione; il suo ruolo super partes dovrebbe indurla a porre in calendario ogni proposta, di modo che la Commissione possa esprimersi in merito tramite regolare discussione prima e votazione poi.

Ritengo che i cittadini, i nostri datori di lavoro e di lauti compensi, non ci abbiano mandato in Regione per “fare melina”, ma per lavorare con continuità, come del resto ha fatto fino ad oggi la Commissione da Lei presieduta.

Con la presente sono quindi ad avanzare formalmente la richiesta che una delle due proposte di cui sopra venga posta all’ordine del giorno della seduta di settimana prossima.

La ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti

Gianmarco Corbetta

Oggi, sul tema degli inceneritori in Lombardia, sono accadute tre cose importanti.

La prima è stata l’audizione in Commissione Ambiente di Enzo Favoino, per conto della Rete Rifiuti Zero Lombardia. Nonostante il poco tempo a disposizione, Favoino ha chiaramente illustrato i paradigmi della strategia rifiuti zero, evidenziando quanto sostengo da tempo, e cioè la necessità di programmare una dismissione di parte del parco inceneritori presente in Lombardia oggi. Credo che Favoino abbia favorevolmente impressionato tutti per la competenza e per il rigore scientifico delle sue argomentazioni.

Il secondo fatto è la presa di posizione sul tema da parte di Legambiente, che è uscita sul Corriere della Sera con questo bel articolo (da notare che tra gli inceneritori da chiudere è stato segnalato anche Desio):

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Last but not least, sempre in Commissione Ambiente, oggi ho incassato un assenso sostanziale alla mia proposta di risoluzione che prevede per l’appunto un piano di decommissioning di parte degli inceneritori lombardi. Devo dire con una certa sorpresa da parte mia, è arrivato l’appoggio da parte della Giunta e dei vari compotenti della commissione, a parte qualche distinguo.

Ora, la votazione della mia proposta si terrà nella seduta della commissione di giovedì prossimo. Poi la risoluzione dovrà essere votata anche in Consiglio. Ecco qui il testo della risoluzione che verrà discussa giovedì in Commissione.

Insomma le cose si stanno mettendo bene, anche se non è ancora il momento di cantare vittoria: il percorso di approvazione è ancora lungo, non dobbiamo abbassare la guardia perché non credo che le lobby dell’incenerimento se ne staranno buone buone a guardare quel che stiamo facendo!

21. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Appello per Villa Mirabellino nel Parco di Monza · Categorie:Parco di Monza

Io ho sottoscritto questo appello, fallo anche tu!

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Ai Ministri dell’Economia e Finanze e per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo

Apprendo dalla stampa che il Governo avrebbe intenzione di vendere alcuni preziosi beni pubblici, tra i quali la Villa Mirabellino nel Parco di Monza.

Come cittadino e, dunque, custode e finanziatore del patrimonio pubblico, esprimo la mia totale contrarietà alla vendita di questa importante Villa, edificata nel 1776 per i conti Durini e divenuta in seguito residenza del Viceré Eugenio Beauharnais. Ritengo che sia sbagliato alienare questa proprietà del demanio dato che l’immobile in oggetto è parte integrante del complesso monumentale costituito da Villa Reale, Giardini e Parco di Monza, capolavoro di Giuseppe Piermarini e di Luigi Canonica, interamente di proprietà pubblica.

Ricordo che alcuni anni fa, la Soprintendenza per i Beni Architettonici, in accordo con la Direzione del Museo di Storia Naturale di Milano, mise a punto un progetto di recupero dell’abbandonato Mirabellino che prevedeva di installarvi una sede distaccata della Sezione di Botanica del museo stesso e uno spazio espositivo della preziosa Siloteca Cormio che conserva i libretti voluti dall’Arciduca Ranieri d’Austria con l’obiettivo di creare un nuovo tipo di erbario. Raccolta oggi relegata nei depositi del Museo.

La proposta, avanzata in seno alla Commissione Tecnica istituita ai sensi della l.r. 40/95, venne accolta favorevolmente dal Ministero Beni Culturali, dalla Regione Lombardia, dal Parco Regionale Valle Lambro, dal Comune di Milano e dal Comune di Monza, e inserita nel piano di interventi da realizzarsi nell’ambito della suddetta legge.

MI UNISCO

all’appello lanciato da: Associazione Amici dei Musei di Monza e Brianza onlus, Associazione HQMonza Comitato San Fruttuoso 2000, Associazione Internazionale di Belle Arti Monza e Brianza, Associazione Mazziniana Italiana onlus sezione di Monza e Brianza, Associazione Mnemosyne, Associazione Pro Monza, Centro Culturale Ricerca, Centro documentazione Residenze Reali Lombarde, Collegio di Monza degli Architetti e Ingegneri, Comitato Basta Cemento, Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza, Comitato La Villa Reale è anche mia, Comitato per il Parco A. Cederna, Italia Nostra sezione di Monza, Legambiente circolo Alex Langer Monza, Museo Etnologico Monza e Brianza, Novaluna Monza, Università Popolare di Monza.

E CHIEDO

a Voi, Signori Ministri, di evitare nel modo più assoluto la vendita di questo bene a privati, onde garantire finalità e usi compatibili con la storia e il contesto naturalistico del bene stesso e dare un segnale forte nella direzione di un utilizzo più coerente con gli originali valori culturali e monumentali di un patrimonio unico come la Villa Reale, i Giardini e il Parco di Monza.

Distinti saluti.

20. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Cominciamo a dismettere gli inceneritori lombardi! · Categorie:Ambiente - Rifiuti

Arriva in Commissione Ambiente il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, andiamo verso una enorme sovra-capacità di incenerimento nella nostra Regione. Che fare? Cominciamo a importare rifiuti da tutto il Paese oppure troviamo il modo di chiuderne un po’?

20. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Out in the streets! – Cesano Maderno · Categorie:Incontri con i cittadini

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Stasera alle 20.45, presso la Sala Consiliare di Cesano Maderno (Via Duca D’Aosta, 3) sarò alla proiezione del docu­film Trashed. Verso Rifiuti Zero.
La serata, organizzata dal MoVimento 5 Stelle di Cesano Maderno e dal MoVimento 5 Stelle di Seveso, si inserisce nella numerosa serie di eventi che caratterizzano la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2013, programmata dal 16 al 24 Novembre.

16. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Out in the streets! – Varedo · Categorie:Incontri con i cittadini

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Ieri a Varedo con i ragazzi di Varedo 5 Stelle per un interessantissimo incontro pubblico sul recupero dell’area dismessa della SNIA.

Oggi a Seveso incontro organizzativo dei gruppi brianzoli, singoli attivisti e cittadini per mobilitarsi contro il piano industriale di Bea… per tutti coloro che ne hanno pieni i polmoni dell’inceneritore di Desio.

Domani, sabato, alle 21 sarò a Limbiate con i ragazzi di Limbiate e Bovisio 5 Stelle per la proiezione del film TRASHED con Jeremy Irons. Aula Consiliare “G.Falcone e P.Borsellino” Via Dante n°38.

ROCK’N’ROLL!!!

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Superporcata in arrivo dal Governo. Mobilitiamoci per fermarla!
Nella bozza del Disegno di Legge ambientale, collegato alla legge di stabilità 2014, all’art 23, si prevede la creazione di una “rete nazionale di inceneritori” (contestualmente ad una moratoria per la realizzazione di nuovi impianti, ad esclusione delle regioni in emergenza)… è una superporcata che serve per portare a bruciare i rifiuti urbani di tutta Italia negli inceneritori di Lombardia e Emilia Romagna (non è difficile vederci dietro lo zampino delle grandi lobby inceneritoriste lombarde e emiliano-romagnole).
Sarebbe un danno gravissimo all’ambiente e alla salute dei cittadini lombardi e emiliani, e un danno economico altrettanto grave per le comunità da cui verrebbero presi i rifiuti, che pagherebbero per l’incapacità gestionale e organizzativa delle classi politiche locali. La “solidarietà” tra i territori e tra le regioni non c’entra nulla. Sappiamo tutti che, in qualunque contesto insediativo, bastano pochi mesi per portare a regime un sistema di raccolta differenziata porta a porta (magari con tariffazione puntuale) in grado di portare la raccolta differenziata oltre il 70%. E allora che senso ha questo provvedimento? E’ una truffa ai danni di tutti i cittadini!
Dobbiamo assolutamente mobilitarci, noi in Regione Lombardia già oggi presenteremo una mozione urgente per impegnare la giunta ad attivarsi presso il governo per cancellare questo articolo.
Faccio un appello ai nostri parlamentari: QUESTO PROVVEDIMENTO NON DEVE PASSARE PER NESSUN MOTIVO!

PS: la nostra mozione in Regione verrà con ogni probabilità discussa settimana prossima

09. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su A futura memoria · Categorie:Ambiente - Rifiuti

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Non dimentichiamoci che se avremo sul groppone l’inceneritore per altri 18 anni (per un totale di 55 anni!!!!), lo dobbiamo a questi amabili signori della cosiddetta sinistra brianzola.
Al prossimo che mi viene a dire che crede ancora nella sinistra gli rido in faccia.

PS: l’immagina è tratta dal blog di Andrea Monti, assessore provinciale della Lega… visto che lui ha usato per lo sfondo una foto che ho scattato io, direi che siamo pari 🙂

08. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su De Profundis per Bea · Categorie:Ambiente - Rifiuti

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Con l’approvazione del Piano Industriale, oggi l’Assemblea dei Soci ha condannato a morte Bea. E’ solo questione di tempo e il tempo, si sa, è galantuomo.

Non c’era da aspettarsi molto altro dalla maggioranza dei soci, composta da amministratori pubblici di centro-sinistra retrogradi e succubi di un management societario incapace di leggere le evoluzioni del settore dei rifiuti, tanto da aver già sbagliato per ben due volte i loro piani (il progetto del nuovo faraonico inceneritore negli anni 2000 e il primo famigerato Piano Industriale l’anno scorso).

E difatti hanno sbagliato ancora una volta, incuranti dei nuovi orientamenti della Regione, che ha deciso di bloccare qualsiasi ingrandimento degli inceneritori lombardi dopo soli 20 giorni dal rilascio dell’autorizzazione all’aumento della capacità di incenerimento dell’impianto di Bea (autorizzazione, quindi, ottenuta per “il rotto della cuffia” all’ultimo momento utile).

La proposta di Desio e Bovisio prevedeva semplicemente di studiare un piano alternativo, cioè verificare la fattibilità di una exit strategy dall’incenerimento dei rifiuti. Insomma, si chiedeva semplicemente di conoscere prima di deliberare… una richiesta inaccettabile per i sindaci di Cesano Maderno, Nova Milanese, Seveso, Meda, Limbiate…

In Lombardia non ci sono e sempre più non ci saranno in futuro abbastanza rifiuti per far funzionare tutti gli inceneritori, ormai l’hanno capito tutti. E’ tempo di chiuderne qualcuno, partendo dai più vecchi, i più piccoli e i più inefficienti… e queste sono esattamente le caratteristiche dell’impianto di Desio!

Che ci provi Bea a fare concorrenza a giganti del settore come A2A… ne uscirà con le ossa rotte. Che ci provi a importare rifiuti da fuori regione, i cittadini brianzoli sono già sul piede di guerra… sarà un Vietnam.

Un piano che passa col 52% dei voti, senza l’appoggio dell’azionista di maggioranza e dei comuni sotto la ciminiera, è un piano politicamente fragilissimo, destinato inevitabilmente a fallire, come il suo predecessore. Abbiamo già fermato due progetti di Bea, fermeremo anche il terzo, nella speranza che prima o poi il buonsenso prevalga.

07. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Un no corale al piano industriale di Bea! · Categorie:Ambiente - Rifiuti

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Ottima partecipazione all’incontro pubblico organizzato da varie forze politiche a Desio ieri sera! Aula gremita, posti a sedere esauriti, tanta attenzione e tanta voglia di dire NO al nuovo Piano Industriale di Bea per tirare avanti con il vetusto inceneritore per altri 15 anni, investendo 15 milioni di euro e aumentando la capacità di incenerimento fino a oltre 90 mila tonnellate annue.
Il tutto proprio quando le evidenze scientifiche dei danni alla salute umana provocate dalle nano polveri prodotte dai processi di combustione ad alte temperature sono sempre più solide. Tutto questo è semplicemente inaccettabile.
Presenti l’assessore regionale all’ambiente, Claudia Terzi, e uno dei maggiori esperti internazionali del settore, il dottor Enzo Favoino della Scuola Agraria di Monza. Ci fa piacere vedere che tante forze politiche, a lungo andare, abbiano cambiato idea e si siano unite a noi in una battaglia che ci impegna da anni.
Il progetto di Bea è del tutto contrario ai nuovi orientamenti di Regione Lombardia, che ha previsto uno stop agli ampliamenti degli inceneritori della nostra regione, essendoci già oggi una sovracapacità di incenerimento di oltre 130 mila tonnellate.
Bea ha ottenuto l’autorizzazione regionale per il rotto della cuffia, dato che a distanza di soli 20 giorni dalla concessione dell’autorizzazione, la Giunta Regionale ha adottato una delibera che decreta lo stop ai nuovi impianti e all’ampliamento dei vecchi. Questo è un dato politico estremamente importante.
Il management di Bea e i sindaci creduloni che ancora lo ascoltano sostengono di voler “salvare Bea”. In realtà la stanno condannando a morte e nemmeno se ne accorgono! Dopo aver tentato di scaricare sui comuni i rischi finanziari dell’operazione (e per poco non ci riuscivano) con la prima versione del Piano Industriale di qualche mese fa, adesso Bea vuole andare “sul mercato” per reperire nuovo business e nuovi rifiuti da bruciare! Peccato che già oggi in Lombardia abbiamo una sovracapacità impiantistica di oltre 130 mila tonnellate, figuriamoci tra 10/15 anni…
E dato che è politicamente insostenibile di fronte all’opinione pubblica l’idea di andare a cercare rifiuti fuori regione, i signori di Bea non hanno altra strada che andare a fare concorrenza a giganti del settore come A2A… aziende che gestiscono impianti da 700 mila tonnellate! E’ facile prevedere che Bea farà la fine del vaso di coccio tra vasi di ferro!
L’unico modo per salvare Bea è farle abbandonare il prima possibile l’incenerimento dei rifiuti e riconvertirla alle tecnologie di gestione “a freddo” finalizzate al recupero di materia dal rifiuto urbano residuo. Per questo chiediamo che si affidi a tecnici indipendenti uno studio di fattibilità tecnico/economica per la dismissione/riconversione dell’impianto. Questa è l’unica strada per salvare Bea e i suoi lavoratori!

05. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Bocciata la mozione per salvare il Parco del Lura · Categorie:Ambiente

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COMUNICATO STAMPA
Una mozione del Movimento 5 Stelle tesa a tutelare il Parco Naturale del fiume Lura, uno tra i maggiori torrenti lombardi, è stata respinta dal Consiglio Regionale.
L’atto chiedeva che la rivisitazione progettuale sia delle opere idrauliche connesse all’autostrada Pedemontana sia delle vasche di laminazione del Lura, di modo da lasciare inviolato il parco naturale, una delle poche aree a vocazione agri-boschiva rimaste nella bassa comasca.
Da questo punto di vista, piuttosto che grandi vasche di drenaggio delle acque per l’autostrada e per il contenimento delle piene del fiume, il Movimento 5 Stelle chiedeva l’uso di soluzioni a minor impatto, alcune piccole vasche perdenti lungo il tratto dell’autostrada e l’adozione di una politica di laminazione diffusa lungo l’asta del fiume, sfruttando aree naturali che si prestano alla funzione, senza la realizzazione di opere che distruggono l’habitat naturale.
Gianmarco Corbetta, consigliere M5S, dichiara: “Riteniamo che ci siano soluzioni migliorative sulle due opere nel Parco del Lura e anche sull’eventuale integrazione delle stesse. Volevamo che la Giunta si attivasse presso gli enti locali deputati perché considerassero l’opportunità di scelte che mantengano l’equilibrio naturalistico della zona. Così come previste le opere sono troppo impattanti, con lo sbancamento dell’area che è un corridoio ecologico da preservare. I progetti insomma non tutelano il paesaggio esistente. Abbiamo chiesto una revisione dei progetti che salvaguardino il Parco del Lura”. L’Assessore Beccalossi, accogliendo una mozione del PdL sulla tutela del Lura, ha giudicato “inopportuna” quella presentata dal Movimento 5 Stelle.
Per Gianmarco Corbetta: “Non si è voluto investire tempo ed energie per perseguire le soluzioni progettuali più compatibili con la tutela dell’ambiente e del territorio e richieste dai comitati di cittadini che seguono da tempo la vicenda. Si è persa l’occasione di fare le cose per bene ”.

05. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Bea deve uscire dall’incenerimento per sopravvivere! · Categorie:Ambiente - Rifiuti

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Investendo 15 milioni di euro, aumentando la capacità di incenerimento e programmando altri 15 anni di vita dell’inceneritore di Desio gli adoratori del fuoco di Bea e i sindaci creduloni che ancora li ascoltano sostengono di voler “salvare Bea”. In realtà la stanno condannando a morte e nemmeno se ne accorgono!
Dopo aver tentato di scaricare sui comuni i rischi finanziari dell’operazione (e per poco non ci riuscivano), adesso Bea vuole andare “sul mercato” per reperire nuovo business e nuovi rifiuti da bruciare! Peccato che già oggi in Lombardia abbiamo una sovracapacità impiantistica di oltre 100 mila tonnellate, figuriamoci tra 10/15 anni… E dato che è politicamente insostenibile l’idea di andare a cercare rifiuti fuori regione (che ci provino così ci divertiamo), i signori di Bea non hanno altra strada che andare a fare concorrenza a giganti del settore come A2A… aziende che gestiscono impianti da 500 mila tonnellate! Non occorre essere un genio per prevedere che Bea farà la fine del vaso di coccio tra vasi di ferro!
L’unico modo per salvare Bea è farle abbandonare il prima possibile l’incenerimento dei rifiuti e riconvertirla alle tecnologie del recupero di materia dal rifiuto urbano residuo… è così difficile da capire?

05. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Il futuro dell’inceneritore di Desio è più che mai incerto! · Categorie:Ambiente - Rifiuti

IncDesio

AGGIORNAMENTI IMPORTANTI SULLA QUESTIONE INCENERITORE DESIO:
La Lega pare impegnata a tutto campo contro il Piano Industriale di Bea: oltre all’Ordine del Giorno presentato in Provincia (http://www.provincia.mb.it/export/sites/default/doc/consiglio/2013/31ott/OdG_n._26-2013.pdf), sembra che anche Bovisio, Varedo e Muggiò voteranno contro il Piano!
Ottime notizie anche dalla maggioranza di centro sinistra di Desio! anche loro presenteranno una delibera (http://www.pddesio.com/materiali/deliberabea_nov2013.pdf), a cui ha dato un contributo “tecnico” fondamentale il nostro Paolo Di Carlo! Si chiede uno studio di fattibilità per la dismissione/conversione dell’impianto! E’ quello che chiediamo noi da anni.
Purtroppo il PD in Brianza, sul tema, è spaccato. Da un lato le posizioni progressiste e illuminate del Pd di Desio, dall’altro le posizioni retrograde, le arretratezze culturali (ancor prima che politiche), le chiusure mentali del Pd di Cesano Madeno e Nova Milanese (che pare si porteranno dietro anche Seveso e Meda).

La partita è aperta, il futuro non è ancora scritto! Dai che ce la facciamo a chiudere sto cavolo di inceneritore!!!

02. Novembre 2013 · Commenti disabilitati su Claudia Terzi fa la cosa giusta · Categorie:Ambiente - Rifiuti

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Quando un assessore regionale (leghista) fa la cosa giusta… è doverosa dargliene atto!

CORTEOLONA (PV), TERZI: FIRMA CONTRO AMPLIAMENTO
(Ln – Corteolona/Pv, 02 nov) L’assessore Claudia Maria Terzi con deleghe all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile ha firmato oggi contro l’ampliamento termovalorizzazione di A2A Ambiente di Corteolona in provincia di Pavia. La petizione è stata promossa dai Sindaci di Monticelli, Santa Cristina, Miradolo, Inverno e Spessa. L’assessore Terzi ha ribadito la sua contrarietà non solo al progetto, ma anche alla normativa europea che impedisce ai lombardi di decidere in merito alla salvaguardia dell’ambiente”.
Dopo la firma Claudia Maria Terzi ha spiegato che la giunta ha approvato una moratoria sui termovalorizzatori che smaltiscono rifiuti solidi urbani” e che quindi sono incomprensibili “gli automatismi di regole sbagliate che ci obblighino a chinare il capo di fronte a un impianto che tratta rifiuti speciali”. (Ln)