E’arrivato l’invito per il Gran Premio di Monza.
Naturalmente non ci vado.
Egr. Consigliere,
Si inoltra l’invito all’ 84° Gran Premio Santander, che si terrà l’ 8 settembre 2013 presso l’Autodromo Nazionale di Monza.
Si chiede cortesemente di dare conferma della presenza entro e non oltre lunedì 26 agosto 2013.
Cordiali saluti.
Ufficio Gran Premio
Automobile Club Milano
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Approfondimento:
di Marco Galvani da il Giorno del 03/08/2013
QUANDO PAOLO Guaitamacchi venne chiamato a guidare, come presidente del Consiglio di amministrazione, la Sias, decise di guardare dentro i conti e la gestione dell’Autodromo. E quando, nel gennaio del 2012 si presentò in Procura, ci arrivò con «il ragionevole dubbio che la Sias fosse ostaggio di interessi gestiti da singole persone e che detti interessi non coincidessero con gli interessi propri dell’azienda, interessi aziendali che riflettono interessi pubblici e di immagine territoriale e nazionale». Il resto lo hanno fatto i magistrati della Procura, Walter Mapelli e Caterina Trentini, e gli investigatori della Guardia di Finanza di Monza. Guaitamacchi aveva individuato tre aree critiche: quella commerciale, quella di amministrazione e controllo, e quella degli acquisti. Aveva pure puntato il dito sull’attività di «emissione e distribuzione dei biglietti omaggio» che avveniva «sotto la regia di Ferrari (l’ex direttore dell’Autodromo, ndr)».
E INFATTI Guaitamacchi racconta che «accanto a una corposa quantità di biglietti che vengono effettivamente omaggiati – ma che servono in parte a garantire a Ferrari e Beghella (l’ex direttore tecnico del circuito, ndr) una benevolenza da parte dei destinatari come funzionari pubblici, assessori vari, funzionari di enti di vigilanza e controllo – si presume che una consistente parte di questi biglietti omaggio venga venduta attraverso canali non convenzionali. Appare anomalo l’elevato sovranumero di biglietti omaggio che vengono stampati, in particolare “serie speciale Sias” ben oltre il 5% sul totale stampato stabilito dalla legge». Irregolarità nell’emissione dei biglietti che poi i finanzieri hanno appurato e che hanno portato a indagare per corruzione l’ex mandatario della Siae per Monza e Brianza, Americo Martino. Quest’ultimo avrebbe ammorbidito i controlli e in cambio Sias avrebbe emesso fatture false a società riconducibili allo stesso Martino. Ma non è il solo ex presidente Sias Guaitamacchi ad aver segnalato irregolarità nella vendita e distribuzione di ticket e pass. Anche i titolari della Royal Service, società che sino al 2008 era deputata al controllo totale dei biglietti agli ingressi in occasione delle manifestazioni sportive, hanno denunciato che «persone adulte fermate avevano dei biglietti con la stampigliatura “ridotto”» e che «molte persone normali si presentavano ai controlli con dei pass di servizio che possono essere stampati solo da Sias e sono destinati a meccanici, operai e inservienti».