Mi sono sentito in obbligo di rispondere a questa intervista del signor Domenico Damiano, rilasciata al Giornale di Carate Brianza il 6 agosto… perché quando ce vo’ ce vo’!
E questa è la mia risposta:
Gentile Direttore, chiedo ospitalità al suo giornale per commentare l’intervista apparsa nell’edizione del 6 agosto al signor Domenico Damiano, sedicente esponente del MoVimento 5 Stelle di Triuggio.
Mi limito ad esprimere alcuni concetti basilari del Movimento, facilmente reperibili sul sito del Movimento e sul blog di Beppe Grillo; concetti che però – evidentemente – sfuggono al signor Damiano.
Innanzitutto per poter utilizzare il nome e il simbolo del Movimento 5 Stelle occorre ottenere esplicita autorizzazione da parte dello staff di Grillo, che generalmente viene concessa solo pochi mesi o settimane prima delle varie tornate elettorali e solo dopo aver dimostrato che gli aspiranti candidati a) sono residenti nel comune in cui intendono candidarsi, b) non hanno pendenze con la giustizia, c) non hanno tessere di partito e d) non hanno ricoperto in passato più di un incarico elettivo, a qualsiasi livello. Il MoVimento è quindi uno strumento a disposizione di tutti i cittadini, non compromessi con la vecchia politica, che intendono attivarsi per contribuire ad un vero cambiamento.
Il gruppo di Triuggio, quantomeno per il momento, non ha questa certificazione dello staff e conseguentemente non può rilasciare interviste in rappresentanza del MoVimento, tanto più se tali interviste sono palesemente in contrasto con lo spirito e le idee del MoVimento. Oltretutto – lo dico per inciso – il signor Damiano, avendo alle spalle due mandati elettivi, non è candidabile nelle liste del MoVimento, percui a maggior ragione non si capisce a quale titolo parli per conto della nostra forza politica.
E qui veniamo ai contenuti dell’intervista. Il MoVimento è nato per offrire ai cittadini un’alternativa concreta a quel sistema di partiti che hanno portato il nostro Paese allo sfascio (Partito Democratico incluso). Quindi niente “strizzate d’occhio”, niente “tavoli intorno a cui sedersi”, niente “percorsi comuni”, niente “confronti in vista delle elezioni”, niente “trattative” con qualunque partito. Chi usa questo linguaggio da vecchia politica, come il signor Damiano, dimostra di non aver capito nulla del MoVimento 5 Stelle e anzi di essere affine proprio a quella classe politica che il MoVimento intende spazzare via.
Cordialmente
Gianmarco Corbetta
Purtroppo ne vedremo molti di questi articoli, molte di queste “aperture”. Se i giornalisti avessero compreso qualcosa del movimento non darebbero questa rilevanza a certi personaggio…o forse lo fanno apposta, per dividerci, per screditarci. Bene hai fatto a mettere i puntini sulle i. Il movimento non fa alleanze, vota leggi e proposte in linea con la propria natura e con le proprie idee. Punto
OTTIMO BISOGNA fare fronte comune spesso questi individui sono in malafede palese.