Venerdì scorso prima “missione” da consigliere regionale. In qualità di membro della costituenda Commissione Ambiente, insieme al collega Giampietro Maccabiani, sono andato in visita ai Comitati di cittadini che lottano per difendere il loro lago.
La storia del lago di Idro (sul confine con il Trentino) è una classica storia all’italiana: la politica, per favorire gli interessi privati, non si preoccupa di causare gravi danni ad un’intera comunità e al suo lago.
Ma a Idro, come sempre più spesso succede in giro per l’Italia, i cittadini non ci stanno e si ribellano, spalleggiati dall’amministrazione locale.
Ho incontrato delle bellissime persone, uomini e donne di tutte le età, che da 4 mesi danno vita ad un presidio permanente (giorno e notte) per difendere il loro diritto di vivere in un ambiente naturale.
Da 100 anni avviene la captazione artificiale delle acque e per lunghi decenni vi è stata una regolazione con escursioni di livello di 7 metri, pari ad uno sversamento di 75 milioni di metri cubi d’acqua, con una variazione media della superficie del lago attorno a 1,10 km quadrati.
Il tutto ha comportato una notevole riduzione della presenza di pesci nel lago, la crisi della pesca, danni ingenti alla vocazione turistica del bellissimo lago e al suo ecosistema.
Dopo un periodo di tranquillità, oggi il lago è nuovamente minacciato da un progetto voluto da Regione Lombardia. I cittadini di Idro non sono contro i produttori di energia idroelettrica e nemmeno contro le esigenze dell’agricoltura locale, ma pretendono che il loro lago non venga trattato come un diga e che si tutelino anche gli interessi di chi intorno al lago vive.
Per saperne di più: http://www.salviamoillagodidro.it/
Amici di Idro, grazie della vostra calda accoglienza! Difficilmente saremo “i salvatori del lago” come ci avete definito, ma ce la metteremo tutta per aiutarvi!