22. Dicembre 2014 · Commenti disabilitati su La fusione Bea-Cem parte male: saltato all’ultimo minuto lo scambio di azioni? · Categorie:Ambiente - Rifiuti · Tag:

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Il tanto sbandierato scambio di azioni tra Bea e Cem, considerato il primo passo verso la fusione delle due società (che dovrebbe concretizzarsi entro un paio d’anni), pare sia saltato miseramente.

Si narra di un colpo di scena dell’ultimo minuto durante l’assemblea dei soci di Cem di giovedì scorso. Sarebbe emerso il fatto che questo scambio di azioni, così come previsto dagli atti che dovevano essere votati, avrebbe violato l’articolo  2360 del codice civile riguardante il divieto di sottoscrizione reciproca di azioni:

E’ vietato alle società di costituire o di aumentare il capitale mediante sottoscrizione reciproca di azioni, anche per tramite di società fiduciaria o per interposta persona.

Immagino il panico dei sindaci presenti all’assemblea di fronte alla prospettiva di dover tornare nei consigli comunali a discutere nuovamente della fusione e affrontare la durissima opposizione del MoVimento 5 Stelle. Si sarebbe dovuto difatti proporre ai consigli comunali una nuova deliberazione che superasse l’illegittimità del percorso previsto fino ad oggi.

Alla fine sarebbe prevalsa l’idea di non fare la figuraccia di tornare nei consigli comunali e di andare avanti con il processo di fusione approvando tutti gli atti all’ordine del giorno ad eccezione di quelli che prevedevano lo scambio di azioni. Insomma, si sarebbe votato solo un accordo al ribasso che prevede una sorta di partnership tra le due società, un accordo molto più blando di quello previsto originariamente.

Una conferma implicita che non tutto sia andato per il verso giusto la si può trovare nel fatto che negli articoli apparsi nei giorni scorsi non si fa cenno allo scambio di azioni e sui siti delle due società non è riportato alcun comunicato stampa.

A questo punto mi domando:

1) Le assemblee dei soci di Bea e di Cem hanno approvato gli stessi documenti durante le sedute tenutesi in contemporanea giovedì scorso? Cioè anche in Bea si è sollevato il problema dell’illegittimità dello scambio di azioni oppure hanno votato un atto illegittimo?

2) Stralciando l’atto relativo allo scambio di azioni e approvando tutto il resto,  i sindaci soci di Cem hanno rispettato il mandato ricevuto dai consigli comunali oppure no?

3) Senza lo scambio di azioni, un comune socio di Cem non diventerà anche socio di Bea (e viceversa); avrà comunque la possibilità di approfondire realmente la conoscenza di Bea e dei suoi conti per poter valutare se davvero ci sono tutte le condizioni per fare la fusione?

4) Senza scambio di quote, può configurarsi l’affidamento diretto a Bea dello smaltimento dei rifiuti indifferenziati dei comuni soci di Cem, che poi altro non è che il fine ultimo di tutta questa operazione?

Insomma, a questo punto ci sono più dubbi che certezze!

Se quanto mi è stato riferito corrisponde al vero, la fusione – sbagliatissima nel merito – parte con un errore incredibile (violazione del codice civile) rimediato all’ultimo minuto e denota un invidiabile tasso di dilettantismo da parte del management delle due società (se non fossimo in Italia dove i manager pubblici sono imbullonati alla poltrona, ci sarebbe da chiedere le dimissioni dei responsabili); senza contare l’ennesima prova di scarsa trasparenza nei confronti dei cittadini che non sono stati avvisati dell’accaduto!

Insomma, niente di nuovo sotto il cielo brianzolo… verrebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.

Abbiamo già chiesto verbali e atti approvati dalle assemblee dei soci… staremo a vedere cosa è successo!